La mobilizzazione articolare, in questo caso passiva, cioè eseguita dal fisioterapista, serve in tutti quei casi dove si verifica una limitazione funzionale con diminuzione del range articolare.
Il caso più significativo è quello della spalla: si tratta di un’articolazione estremamente mobile e complessa, priva di una vera e propria stabilità perché sospesa, eppure ci sono infinite varianti che possono limitarne il movimento.
Trovare l’origine della limitazione e mobilizzare precocemente l’articolazione coinvolta, è, nella maggior parte dei casi, ciò che consente un recupero funzionale completo.